Descrizione
Preparazione
Procedura
Complicanze
Descrizione (torna su)
La prostata è una ghiandola a forma di castagna posizionata sotto la vescica e davanti al retto. È circondata da una capsula di tessuto fibroso denominata capsula prostatica.
L’ uretra (il condotto che trasporta l’urina e lo sperma all’ esterno) attraversa la prostata a livello del collo vescicale. Il tessuto prostatico produce l’antigene specifico della prostata (PSA).
L’ ecografo è costituito da un dispositivo speciale (trasduttore) che genera delle onde sonore ad alta frequenza che vengono riflesse dalle strutture interne del corpo in modo da generare immagini dettagliate denominate sonogrammi. L’ecografia transrettale (Eco-TR) è in grado di fornire immagini della prostata e del tessuto circostante. Eventuali patologie come l’ IPB o il cancro della prostata possono essere rilevate grazie a questo esame.
L’ Ecografia transrettale è impiegata per i seguenti motivi:
- insieme alla biopsia per diagnosticare il cancro della prostata nei pazienti a cui sono state riscontrate anomalie all’esplorazione digito-rettale digitale o con un livello elevato di PSA
- per valutare il volume della prostata
- per rilevare una infiammazione della prostata (prostatite)
- per contribuire a determinare la causa di una infertilità
- (per esempio ostruzione causata da cisti prostatiche).
- per eseguire specifici trattamenti per cancro della prostataquali brachitherapia e crioterapia.
Preparazione (torna su)
A partire da 7-10 giorni prima di eseguire una biopsia prostatica ecoguidata viene prescritta l’ interruzione del trattamento con farmaci anticoagulanti (per esempio aspirina o warfarin). Il giorno prima e per qualche giorno dopo l’esame viene prescritto una terapia antibiotica (per esempio un fluorochinolonico + metronidazolo) per prevenire infezioni. Prima di eseguire l’ esame si può consigliare al paziente di bere perché una vescica piena può migliorare la visualizzazione della ghiandola prostatica. Viene consigliato un clistere per pulire il retto e rendere più igienica la procedura.
Procedura (torna su)
L’ Ecografia Transrettale viene svolta con il paziente disteso su un fianco e con le ginocchia al petto. Successivamente una sonda ecografica transrettale dalla forma cilindrica ricoperta da un guanto e ben lubrificata viene introdotta nel retto . Il trasduttore all’ interno della sonda dirige le onde sonore ad alta frequenza nella pelvi. Queste onde sonore vengono riflesse e ritornano nuovamente al trasduttore, che le registra e le trasmette al dispositivo di controllo centrale che genera le immagini (sonogrammi).
Zona ipoecogena a livello della zona posteriore:
tipico aspetto di cancro della prostata
he tuttavia non sempre è visibile all’ ecografia
Nel caso in cui si riscontri un aumentato livello di PSA, si visualizzano immagini sospette all’ ecografia e/o siano state rilevate delle alterazioni alla esplorazione digito-rettale viene effettuata una biopsia per escludere la presenza di un cancro della prostata. Durante la biopsia, l’ ecografo transrettale viene utilizzato per aiutare l’ urologo che effettua l’ esame a indirizzare l’ago, che viene fatto passare attraverso una specifica guida presente sull’ ecografo stesso. L’ago da biopsia è usato per estrarre un campione di tessuto da diverse zone della prostata. Dal momento che la presenza di un tumore può essere rilevata alla ecografia solo nella metà circa dei casi è necessario eseguire una campionatura metodica della ghiandola dividendo la prostata in vari settori. Tale metodica è definita tecnica “random”, ossia casuale, e consente di non escludere nessuna zona dalla campionatura:
questo approccio aumenta notevolmente le probabilità di diagnosticare un tumore anche quando questo non è visibile all’ ecografia.
I campioni di biopsia vengono successivamente inviati ad un patologo (medico che identifica le malattie studiando le cellule a un microscopio) che analizza i campioni per verificare la presenza di un eventuale cancro della prostata.
Schema di come vengono prelevati i campioni di tessuto in corso di biopsia prostatica in maniera random: per ogni lobo (metà) della ghiandola si distingua una base, una zona centrale e un apice. Pungendo in maniera sistematica e metodica in ognuna di queste zone si aumentano notevolemente le probabilità di diagnosticare un tumore anche quando non è visibile all’ ecografia.
Il grado di aggressività del cancro della prostata è valutato utilizzando uno specifico sistema denominato “Gleason score”. Il campione di biopsia è esaminato a un microscopio e vengono identificate le cellule o i gruppi di cellule differenti dal tessuto sano della prostata.
Più grande la differenza fra le cellule sane e quelle maligne, maggiore sarà l’ aggressività del tumore e la sua tendenza a generare metastasi (diffusione in altre parti del corpo).
Il patologo esamina due campioni di tessuto prelevati da zone differenti della prostata ed assegna un punteggio compreso tra 1 e 5 ad ogni campione.
Al tessuto con il più alto grado di anomalia è assegnato il punteggio più alto. Dalla somma dei due punteggi si ottiene il “Gleason score”. Un punteggio di Gleason compreso tra 2 e 4 indica che le cellule sono ben differenziate, ossia che il tessuto presenta solo lievi anomalie, tra 5 e 7 è indice di differenziazione moderata e tra 8 e 10 di cellule tumorali altamente indifferenziate. Un Gleason alto indica un tumore aggressivo che richiede un trattamento più aggressivo.
Schema di classificazione del grado istologico secondo Gleason
Complicanze (torna su)
L’Eco-TR non è associata solitamente ad effetti secondari o a complicanze. A seguito di biopsia della prostata, i pazienti possono lamentare sangue nell’urina (ematuria), nello sperma (ematospermia) o nelle feci o un dolore acuto nel perineo (zona compresa fra l’ ano e lo scroto). Questi effetti secondari sono solitamente di minore entità e svaniscono nell’ arco di 1-2 settimane. E’ consigliabile astenersi dall’ attività sessuali per 3-5 giorni.